• Economia circolare e trasformazione digitale


    In principio c’era l’attenzione per l’ambiente. Oggi si parla sempre più spesso di "Economia Circolare" e sembra abbia fatto un nuovo salto di qualità, ovvero la consapevolezza che indietro non si torna.

    Ma stando al Rapporto di Circle Economy sull’economia circolare, presentato a gennaio al WEF di Davos, solo il 9% delle risorse entrate nell’economia globale sono state effettivamente riutilizzate in qualche modo, principalmente tramite compostaggio, riciclo o trattamento delle acque.

    In Italia, a dicembre il Ministero dell'Ambiente ha presentato il risultato della Consultazione pubblica sull'economia circolare condotta a metà del 2017 con l'obiettivo di fornire un inquadramento generale dell’economia circolare nonché di definire il posizionamento strategico del nostro paese sul tema. Qui trovate il documento finale.

    Personalmente penso che la trasformazione digitale del sistema produttivo e le tecnologie abilitanti offrono già oggi soluzioni per rendere possibili e persino efficienti produzioni più sostenibili e circolari (vedi Industria 4.0).

    La trasformazione digitale è la creazione di nuovi servizi e modelli di business abilitati da tecnologie, in cui il consumatore o utente è il motore del successo. Basta pensare al cloud oppure ai modelli Airbnb o Blablacar, tanto per citarne alcuni, dove siamo passati dal concetto di acquisto a quello di servizio, grazie alla condivisione.

    E' uno stravolgimento del sistema, nel quale non esisterà più il concetto di "catena del valore" come nel modello economico lineare ma una "rete di valori" con al centro il consumatore.

    La Comunità europea ha lanciato ad aprile 2016 il progetto internazionale Cesme (Circular Economy for SMEs) che mira a promuovere l’accesso delle PMI alla circular economy, attraverso lo studio delle barriere legislative, finanziarie e tecnologiche, finalizzato al miglioramento delle politiche locali. Il progetto è organizzato su 2 filoni di attività:

    • Le attività per le istituzioni: Le istituzioni locali e regionali e le agenzie di sviluppo presenti nel partenariato sono chiamate a migliorare le proprie politiche locali a supporto delle Pmi e della loro transizione verso la circolarità.
    • Le attività per le imprese: Verranno elaborati strumenti a supporto delle Pmi, in particolare un tool per la valutazione del profilo ambientale dell’azienda (green profile assessment) e un modello di calcolo del ritorno sugli investimenti.

    In Italia solamente il Comune di Bologna e Ervet, l'Agenzia regionale di sviluppo territoriale a supporto della Regione Emilia Romagna hanno aderito a questo progetto. Al solito, siamo un popolo di artisti .. e attenti alla semantica: quando sentiamo "..circolare..", scappiamo!